Inizio: 07/09/2014
Scrot:
Ben tornati, amici webbaspettatori, alla Chattintervista, la chat che ti intervista. Mi piacerebbe che questa frase diventasse un tormentone gridato dal pubblico, ma non credo che si sentirebbe molto, visto che state leggendo e non ascoltando. Ma ciance alle bando e vediamo subito chi è il nuovo ospite di.. ora! Benvenuto Il Drugo, che ha aperto recentemente il suo blog ‘Dreamland’!
Dimmi, posso chiamarti Drugo o devo usare anche il ‘Il’?
Il Drugo:
Va bene solo “Drugo”, aggiungere l’articolo mi metterebbe in soggezione…
Va bene Drugo, ma qui puoi stare tranquillo e sereno come se fossi in famiglia… anche perché tanto fra noi e il pubblico qui in studio, siamo solo in 8.
Partiamo dalla prima domanda che solca i principi della banalità per arrivare ad approdare sulle spiagge dell’inutile..
Come mai hai deciso di aprire Dreamland?
Vai!
Beh, l’idea per questo fumetto l’avevo da più o meno due anni prima dell’apertura del blog, ed era abbastanza diversa da come è oggi. Il desiderio di cominciare a concretizzare il progetto è arrivato quando, reduce dalla faticosa ma estremamente soddisfacente esperienza di pubblicazione sul giornale scolastico, ho visto su youtube i due autori italiani del fumetto indipendente Lumina parlare del loro progetto, iniziato anch’esso con la pubblicazione in rete.
Diciamo che il fumett(ucolo) pubblicato in ambito scolastico mi ha dato una specie di “spinta”, aiutandomi anche ad acquisire la capacità di organizzare il lavoro in maniera più sistematica.
Quindi tu disegni per una rivista scolastica?
Esatto, dall’anno scorso sono diventato caporubrica della sezione dedicata a fumetti e “varie”, cioè materiale divertente in generale. E’ stata un’esperienza che in qualche modo mi ha aiutato a crescere in ambito fumettistico, permettendomi sia di esercitarmi nel disegno, sia di migliorare la mia capacità organizzativa del lavoro (fino allo scorso settembre pari a zero).
Ah, il giornale si chiama Dragut!
Immagino che tutto ciò sia superutile per la maturità di quinta liceo!
Oh, ma certamente, infatti a livello di creditNO. L’attività sul giornale non fornisce in alcun modo crediti scolastici, e da parte del corpo docenti abbiamo più che altro ricevuto critiche e tentavi di ostacolarci e porci delle limitazioni, ma siamo riusciti, per il momento, a sfuggire da tutto questo. Guardando il lato positivo, si tratta comunque di esperienze che aiutano la formazione di noi pivelli, quindi ok.
Cosa non si fa per la fama? Ma andiamo avanti.
Oramai sono pubbliche i primi due capitoli della storia e sta arrivando la terza (se non erro). Non pensi sia meglio fermarsi in tempo prima di aver sotto casa torce e forconi?
Fermarsi? GIAMMAI! PANE, GIUSTIZIA E FUMETTI! Il terzo episodio arriverà fra più o meno due settimane, così come arriveranno il quarto, il quinto e così via.
Ti porterò dei fiori sulla tomba.
Ma veniamo alle particolarità. Come ‘forse’ saprai io, che sono un famoso chattintervistatore, ho un po’ di puzza sotto il naso a parlare di manga, ma ammetto sempre che sia dovuta anche ad una certa ignoranza personale. Cosa ci dici riguardo al tuo stile evidentemente ‘Manghiano’, sia di disegno che come di trama e scelte di sceneggiatura, ma misto al carattere del fumetto occidentale?
Beh, penso derivi tutto dall’esperienza che ho avuto finora come lettore. Da bambino leggevo Topolino, Lupo Alberto e un po’ tutto quello che mi capitava tra le mani, come anche le strip dei diari scolastici Comix. E una quantità ancora maggiore di cartoni animati, di tutti i tipi, corto e lungometraggi, vecchi e nuovi, americani, francesi o giapponesi che fossero, come faccio ancora oggi. Se non mi fossi avvicinato ai manga, credo che adesso disegnerei con quello stile. Però, quando ancora esisteva il piano seminterrato della Fnac di via XX Settembre, ho visto su uno scaffale la copertina del numero 13 di Full Metal Alchimist, mi ha attirato, l’ho comprato, l’ho letto e PUFF!, avevo compiuto il mio primo passo per diventare appassionato di manga (odio usare il termine Otaku). Ciò che mi attirò maggiormente, oltre al tratto pulitissimo e incisivo dell’autrice Hiromu Arakawa, fu più che altro la caratteristica (comune a tutti i fumetti realizzati con tecnica manga) della composizione delle tavole: molto più libera, la forma delle vignette e la posizione delle inquadrature possono essere modificate a piacimento a seconda del tipo di effetto che si desidera dare alla scena. Credo sia questa la principale caratteristica del manga che mi abbia convinto a modificare così tanto il mio modo di disegnare fino a quel momento.
Per quanto riguarda le trame, beh, c’è poco da dire: io ho sempre amato i racconti d’avventura, e i manga che ho letto me ne hanno offerte alcune veramente fantastiche!
Invece ho visto che all’interno del blog Dreamland hai inserito un’altra mini serie, giusto? Vuoi proprio rovinarti la vita? xD
Vuoi parlarcene?
Beh, l’origine di questa serie di vignette deriva proprio da quell’influenza “strippesca” che ho subito da bambino e che ancora subisco essendo un amante passionale di Rat-Man. L’idea mi venne l’estate dell’ anno scorso, e, in una sola volta, ricordo che tirai fuori diverse idee carine per le singole strip. Ma non ne scrissi nemmeno una, cosa che ora rimpiango…
E se ti chiedessi quale è il futuro che vorresti? Non intendo proprio il classico sogno in cui ti immagini su una navicella spaziale nudo a disegnare con gli alluci venti tavole al secondo, mentre giovi fanciulle aliene di lodano e riprendono in un video per una tua strana perversione narcisista. Ma un futuro più prossimo in cui tu hai 25 anni e..? Come vorresti vederti?
Beh, in sostanza vorrei vedermi mentre disegno. Non importa che lo faccia già per qualche editore oppure collateralmente ad altri lavoretti modesti per sopravvivere. Certo, l’obiettivo finale sarebbe quello di poter vivere e sopravvivere con i fumetti (anche se in Italia è pressoché impossibile…). Ma arrivarci sarà di certo un percorso lungo e difficile. Ma pensare che, mentre cercherò disperatamente di arrivarci, disegnerò, beh, non è male come prospettiva, dai!
Mi dicono dalla regia che quello citato da me prima era un mio sogno erotico e di non tentare di traviare gli ospiti convincendoli che è anche loro.
Pignoli.
Bene! Ma passiamo ora la parola al nostro tanto amato pubblico! Che pare oggi essere dimezzato.. ma il piccione c’è sempre. Perfetto! Dunque.. non vedo nessuno che chieda il microfono.. ah! Là! Mi scusi, non l’avevo vista se alza solo il dito. Mi scusi. non appena avrà un microfono.. Ecco.
Dunque, prima di cominciare le posso chiedere perché è vestito in quel modo? Con il.. pennello all’orecchio, la matita nell’altro.. il righello, la sciarpa, il basco, la videocamera ecc? davvero le serve tutta quella roba? Sempre se posso chiedere..
No. Non può
Bene…. Avanti un altro! Ci può almeno dire come si chiama e da dove viene?
Il mio nome è SalvatoVe e vengo da Milano.
Faccia al Drugo la sua domanda. Prego..
ConsideVando il suo opeVato mi sembVa che il disegno sia scialbo e asciutto. MentVe la tVama abbia lo stesso Visultato di fattoVi messi a caso in un contesto naVVativo. I tVatti sono casuali e il dialogo è poverVo. Di ceVeto tutto ciò non si può VitVovaVe nel mio capolavoVo che feci all’età di 11
Si.. bene.. ma la domanda qual’è?
Dovevo faVe una domanda?
Beh.. è un’intervista.. sa com’è..
PeVfetto. Dunque. Mi lasci pensaVe… Ce l’ho. Pensa di vitiVaVsi e farci un favoVe a tutti o sontinua con questo obVoVio?
Mi spiegate chi ha scelto il pubblico? … Ah può entrare chiunque? Bene. Eeeee.. vabbé. Rispondi Drugo se vuoi, ma ti chiederei di non cadere nella provocazione..
Credo che continuerò su questo obbrobrio… Chissà, magari fará successo e mi permetterà di pagare al signore del pubblico un insegnante di dizione! Comunque per i dialoghi un po’ ha ragione… Faccio un po’ cagare a scriverli.
Via il microfono prima che..! Perfetto. Meno male che c’era il piccione a salvarci dalla situazione. Presumo che la prossima volta sarà ancor meno il pubblico in sala.
Stiamo giungendo alla conclusione della chattintervista e come di consueto andiamo con le domande degli ispiratori. Molto banalmente (se non te l’ho già chiesto perché sono passati eoni da quando quest’intervista è iniziata): Qual è il tuo fumettista preferito, quello che hai nel coricino?? Se vuoi puoi anche differenziare fra il vignettista preferito e il fumettista preferito.
Beh, di autori di fumetti che ho nel cuore ce ne sono vari… Ma dovendo metterci solo i preferiti, direi, come mangaka, Eiichuro Oda (so che può sembrare banale, ma amo One Piece quasi quanto le costolette di maiale), e come vignettista Leo Ortolani, che mi fa ribaltare dal ridere ma riesce anche a farmi dire “OOOOH” con le sue sceneggiature.
Sappiamo oramai che il mondo del web è infinito e ci sono artisti (ma anche minchioni) che si fanno strada su questo mezzo di comunicazione di massa. Qual è il tuo youtuber o bloggher o che so io, preferito?
Personaggi del web, eh… Non è facile, perché spesso chi si mostra online in un certo modo finisce, nei suoi stessi video, per contraddirsi grossolanamente. Direi gli youtubers Dario Moccia, con il quale condivido molte, anche se non tutte, opinioni in fatto di manga, e soprattutto una cosa fondamentale, ovvero lo spirito con cui mi approccio alla lettura del fumetto. E anche Victorlazlo88, che a dire il vero tratta di cinema sul suo canale, e anche se non sono un esperto in materia ammiro moltissimo la sua verve nel parlare, la sua simpatia e il fatto che non cerchi mai, in alcun modo, di apparire come un personaggio superiore alle persone che lo seguono, a differenza di molti altri personaggi del mondo di internet.
*video, articoli o quale che sia il suo format
E anche per oggi l’intervista è finita. Vuoi lasciarci con una tua frase? Un ringraziamento o quant’altro?
Lo farei volentieri, ma al momento puzzo di morte e devo correre sotto la doccia! Quindi, grazie per questo spazio dedicatomi e a tutti quelli che si sono fermati a leggere le mie rispostone prolisse! Ciao!
*Fuori Onda*
Devo correre al cesso!
Fine: 25/09/2014
Sitografia:
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