La Luna e il brufolo

C’era una volta la Luna, che, sospesa nel cielo, viveva tranquilla; fino quando, un giorno – o meglio, una notte – scoprì di avere un brufolo sulla schiena.
Così decise di farsi aiutare dal suo amico Sole che accettò volentieri di schiacciarlo per lei. Ma ci fu un guaio! Perché la Luna andò da lui e, viceversa, il Sole tentò di raggiungerla, girando in tondo e non raggiungendosi mai.
Ed è per questo motivo che vediamo la Luna e il Sole passare nel cielo, giorno dopo giorno. notte dopo notte.
Fine

“Ancora papà! Ancora!”
“No, dai! È la terza volta che mi fai leggere ‘sta porcheria. E poi chi l’ha scritta?L’inquisitore di Galileo?”
“Rileggi, rileggi! Che a me mi piace.”
“Mi rifiuto. Piuttosto facciamo che invertiamo la luna con il brufolo!”
“… Eh?”
“Senti qua…”

C’era una volta un adolescente pieno di acne sulla faccia. Un giorno, però, gli crebbe la Luna al posto di un brufolo.
All’inizio andava tutto bene, quasi si abituò all’idea. Ma poi…
Satelliti, sonde, osservazioni astronomiche, fino ad arrivare addirittura agli allunaggi!
Dure le mattine in cui si svegliava con la luna storta, per non parlare di quando andava al mare. Bagnini che gli impedivano di avvicinarsi al bagnasciuga. In un impeto anarchico, una volta, decise di tuffarsi lo stesso.
Fu maremoto.
Spazientito provò ogni cosa. Prima con i dermatologi, dottori, chirurghi, dentisti e medici della mutua. Poi con astrologi, scienziati, spazionauti, cartomanti e trivellatori.
Metodi classici: saponi, creme, massaggi e cetrioli.
Metodi  alternativi: diete vegane, pet therapy,  riti vodoo e posizione del loto.
Metodi  drastici: … che è meglio non menzionare.
Ma niente. La Luna persisteva.
Un giorno, esasperato, decise che così non poteva continuare!
Corse in bagno, accese la luce, fissò lo specchio e…
Splat! Lo schiacciò, lasciandosi alle spalle un grosso fastidio e davanti una grande macchia sullo specchio.
Fine.

“… Ma è brutta!”
“Spegni la luce tesoro. È tardi.”

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***

Vi piace questo nuovo metodo per separare il racconto dalle minchiate, gli asterischi?
Si?
No?
Mavabenissimo lo stesso!

Scrivo due righe giusto per giustificare l’obrobrio che avete appena letto.
L’estate scorsa la favolosa realtà laboratoriale di cui faccio sempre più parte, Officina Letteraria (a Genova, ovviamente), ha organizzato questo evento molto caruccio in cui nel giro di un’ora e qualcosina si doveva pensare a una storia sorteggiando due parole a caso
(vi lascio indovinare quali fossero le mie), scriverla, copiarla in bella e farsi fare un’illustrazione da uno dei giovani talenti che si sono offerti per l’occasione.
Io ho avuto il piacere (lui un po’ meno) di avere la copertina soprastante di Stefano Tirasso che, purtroppo, non ho potuto mettere come immagine principale perché mi spoilerava un po’ il finale (per quanto non valga molto).
Tutto questo per dare forma a una specie di libricino con tanto di copertina.
E fu così che scrissi, nella paranoia più totale (anche perché ero l’ultimo), questa piccola perla dell’inutilità, giocando un po’ sporco. Sì, perché chi mi conosce anche solo un po’ sa che utilizzo il pretesto ‘Adulto-bambino-tiraccontounastoria’ troppo spesso.

Bene!
Detto ciò, potete andare e sentirvi liberi di esistere..


3 risposte a "La Luna e il brufolo"

    1. Possono dirmi che è scritto bene. Possono dirmi che la lettura è scorrevole.
      Possono anche dirmi che l’idea è bella e originale.
      Ma dal basso dei miei ventiquattro anni, non c’è complimento più bello di: mi hai fatto ridere.
      Grazie :)

      Piace a 1 persona

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