Rilassarsi faticosamente.

Oggi è il Lunedì dell’angelo, per gli amici Pasquetta.
E chi è che legge articoli nelle festività? Probabilmente quelli a cui non piace la cioccolata e ai terroristi. Quindi volevo giusto buttare giù due cose per non saltarmi il lunedì.

Dopo un breve ragionamento mi sono detto che potrei dirti, velocemente, di quanto siano faticose le festività.
Si, hai capito bene. Per le persone come me – che scrivono articoli brevi per Pasquetta e – che hanno bisogno di fare cose nella vita per sentirsi vive, le festività sono una tremenda forzatura del non far nulla.

In pratica succede questo:
Si va avanti con i lavori e i progetti, sette giorni su sette (ma questo non è un problema perché quello che facciamo ci piace… ed è assolutamente non pagato, quindi senza stress), poi arriva la festività e ci si dice: “Guarda che devi RIPOSARTI. Stai fermo a non fare nulla per ventiquattrore”. Sdraiato nel letto, con gli occhi sgranati a veder scorrere le settantadue cose che avresti fatto quella mattina, ti ripeti il mantra come sono rilassato, come sono rilassato, come sono rilassato, come sono rilassato. Sono così rilassato che potrei impazzire!

Non dover far nulla è una fatica immensa, specialmente quando quello che di solito fai ti piace.
Mi dirai che posso non farlo. Mi dirai, perché Gimmi ti devi torturare cos? Non puoi pensare che sia un giorno come un altro e fare quello che ti garba? Non farti schiacciare dalle convinzioni di questa società. Dall’andamento culturale di massa. Prenditi il tuo momento di lavoro sereno. Quello che dici e che fai è controproducente per la tua salute mentale e ti ritrovi a scrivere cazzate sul tuo blog per il Lunedì dell’Angelo, per gli amici Pasquetta! Smettila immediatamente. Perché non cominci a scrivere per quel progetto che ti piace? Perché non ti porti avanti con la dozzina di idee per articoli che hai in mente? Perché non cominci a scrivere i tuoi video? Perché non vai a pulire il bagno? Perché non vai a pulire il bagno della vicina? O a lavare le scale? Perché non fai cento flessioni su una mano? Perché non scendi dal palazzo passando dalla finestra? Non scopri un’isola deserta? Non ripensi il concetto della relatività del tempo? Non giri un film di due ore in quindici minuti? Non ti trasformi in un cane e diventi virale sui social per come scodinzoli a ritmo di Despacito, facendola tornare di moda per quest’estate?
Perché ti fai del male? Perché ti distruggi così?! PERCHÉ , GIMMI? PERCHÉ!?!

Ecco, però un po’ meno, caro lettore o cara lettrice. Ho comunque dei sentimenti e se mi aggredisci così non mi fa piacere. E comunque non lo so. Sarò stupido, cosa vuoi che ti dica?
E poi, nelle festività, si mangia decisamente troppo..


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