Tutto un fremito.

Tra le liane infiammate che penzolano flosce in quella giungla che è il mio cervello causandomi mal di testa, fa capolino un argomento: quanto è utile la comicità?

Ci sono arrivato pensando che ogni mio articolo – più o meno – è volto all’idea di passare un concetto facendo sorridere. Anche se, nel mio panorama personale, non potendoti vedere riesco solo a immaginarti con espressione severa senza nemmeno la sbavo di un arricciamento del labbro per indicare un qualche divertimento.
Nella mia testa a giungla non riesco nemmeno a concepire il motivo per cui vengano letti i miei articoli, figuriamoci far ridere.

Ma a parte i miei discorsi forgiati dall’autostima, questo ragionamento mi ha fatto da ponte a un concetto che fremito al pensiero di raccontarlo. Perché, così… fremito con poco.
Ed è questo:

Ci sono molti tipi di comici che si differenziano tra loro in diverse maniere.
– In base alla tematica, ci sono i satirici, i cognitivi e quelli di pancia (io mi reputo cognitivo perché parlo spesso di materia fecale).
– In base al mezzo, come monologhi o dialoghi comici, sketch comici o altre cose comiche (ovviamente io rientrerei nei monologhi, perché quando fai un dialogo sulla materia fecale le gente sorride e se ne va).
– Poi c’è sicuramente anche il motivo che spinge a fare il comico. Questo è importante secondo me – anche se non c’entra con la materia fecale – ma lo vediamo dopo

Sarà una sensazione, ma molto spesso queste persone hanno un pensiero più elastico. Mi rendo conto che sto generalizzando, ma concedimi un po’ di spazio. Ho ancora mal di testa e non so bene dove vado a finire.
A mio avviso, avere il senso dell’umorismo (che non è legato in un qual modo all’avere una personalità comica) è una capacità importante per il pensiero di una persona. E quindi mi chiedo, può essere insegnato?

Io proporrei – tra matematica ed educazione fisica – un’oretta di Senso dell’umorismo. Non avrei idea di come si potrebbe attuare. Sicuramente non tirando fuori cagate come Risata = autoironia x scorreggia2. Però qualcosa potrebbe venir fuori con un po’ di studio dietro.
Essere ironici porta a essere meno stressati e alleggerire le altre persone. Porta a farsi meno problemi sul proprio essere, fisico o mentale. Porta a scrivere graziosi articoli sulla materia… basta con tutta questa merda che poi mia madre (che saluto) mi dice che parlo sono di questo.

Senso dell’umorismo (nella forma più ampia) significa essere propensi all’analisi del mondo, io credo. Ciò può portare solo a un vantaggio per noi stessi e gli altri.

Spero si sia capito il concetto, perché non ho molto altro da aggiungere e poca voglia di approfondire. Quindi ti saluto con un grande classico: ciao.

P.S: Se ti stessi chiedendo riguardo al motivo che spinge i comici ad essere tali, che prima ti ho detto lo vediamo dopo, ti rispondo: secondo me – come normale che sia – non tutti sono realmente comici. Nello spirito almeno. Alcuni sanno fare bene una cosa che li porta a far soldi e far ridere non è la priorità.
Nulla di sbagliato in questo. Un lavoro come un altro.
Speravi chiudessi con una stronzata?

E invece no.


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