A chi piacciono le strisce comiche o le gag autoconclusive che si trovano sul web?
Uno… due… tre… quattro… poi cinque… e sei… e sette… ok. Beh sette non è male, e con me siamo in otto. Pensavo peggio.
[Quella che hai appena letto è una cazzata a caso solo per aiutarmi a cominciare l’articolo.]
Belzebubs!
Direttamente dalla Finlandia, JP Ahonen ci regala strisce comiche su una band di metallari con la relativa famiglia di uno di loro. Rimango vago per non fare errori inutili e sforzarmi per confermare quello che ricordo potrebbe causarmi un crampo al polpastrello.
Per gli amanti dei nomi delle case editrici: Edizioni BD!
Non un’idea così rivoluzionaria, scherza sul mondo metallaro. E ci riesce bene, in quanto Ahonen (che non è un colpo si Street Fighter) è un metallaro e musicista convinto. Le strisce fanno sorridere – a me, che rido molto poco, quindi magari a te fanno sogghignare, se non addirittura, sghignazzare – con delle situazioni più o meno fresche.
Aspetto interessante è il fatto che sia effettivamente una band fittizia che fa musica vera, “come i Gorillaz” – c’è scritto su Wiki. Mossa commerciale? Viene prima la musica e poi le strisce o prima le strisce per supportare la musica? Aspetta che provo a ce– ah, maledetto polpastrello. Mi dispiace. Non lo sapremo mai.
Una cosa che ho patito di questo quadratissimo volume è il dare per scontate molte cose. Subentrano personaggi un po’ così – oplà, alé, eccolo qui!, dal nulla insomma – che confonde la, anche se semplice, lettura. Probabilmente chi segue le strisce dall’alba del suo ingresso nell’internet conosce bene chi è chi.
Ma per noi meschinetti che fatichiamo a riconoscere, lo spesso citato, corpss paint da un personaggio all’altro c’è solo un forte senso di disorientamento.
Comunque sia ne consiglio la lettura – se non su acquisto dell’albo – online cercando le strisce (in inglese). Magari in spiaggia. Pare una tipica lettura leggera da spiaggia.
E con questa magra riflessione su Belzebubs ti lascio al tuo fine settimana fatto di amore e prugne secche.
Ci vediamo lunedì con un altro episodio di “Che cazzo scrivo lunedì?”
Ciao!