Ciao, come va?
Anche se – a quanto avvertono le mie ossa cerebrali – il tempo dei fumetti un po’ hipster tendenti al depresso sono finiti, ecco un fumetto che ho letto: Quasirosso del caro Giovanni Esposito.
Se devo essere sincero non c’è molto da dire.
Non c’è per il semplice fatto che è una raccolta di storie brevi e autoconclusive – se non vignette da post – raccolte con l’aggiunta di un incipit e un desinit. Quindi, manca di storia. Manca anche un po’ di coerenza, nel senso che – come spesso si vede con questi autori da web – ci sono parti ironiche e parti drammatiche alternate.
Ovviamente tutte questi colpi di lama avvelenati che puoi veder fendere su questo albo non sono diretti all’autore. Prese singolarmente sono simpatiche e alcune le ho trovate divertenti. Rigetto invece il concetto del contenitore in sé. Lasciare dodici euro alla Shockdom per qualcosa che trovo benissimo su una pagina Facebook… ecco… mi pare un po’ una truffatina birichina.
Vero è che sta a chi legge sfogliarlo e decidere. Vero anche che a mio avviso il sempre più caro Esposito ha fatto bene ad accettare l’offerta facilona (ammetto che lo farei anche io).
Però… eeeeeh.
Mah…
Davvero vorrei darti di più con questo articolo.
Ma siamo davanti al classico esempio di caso in cui vende più l’autore del prodotto e il prodotto. Potremmo riflette sul fatto che mi faccia troppe menate. Ma se non me le facessi questo articolo si risolverebbe con una riga. Nella fattispecie questa:
Ciao, come va? Ecco un fumetto che ho letto. Vabbè. Ciao e alla prossima!
Giusto?
Vabbè.
Ciao e alla prossima!