Buongiorno.
Come va? Io sto cercando di usare una tastera bluetoth ma è evdente che ogni tanto non funzioni bene e m mangia le lettere.
‘Fanculo, uso quella del portatile anche se mi rovinerò la schiena anche oggi.
Riproviamo.
Buongiorno!
Come va? Io molto meglio da quando ho cambiato tastiera, ma – soprattutto – per questi giorni pieni di stimoli. Ma oggi non è lunedì e non ti devo raccontare i carciofi miei, ma di un nuovo fumetto letto velocemente per fare in tempo l’articolo: Il magnifico lavativo.
Prima di approcciarmi all’opera vorrei dirti cosa so dell’autore Tuono Pettinato.
Nulla.
Infatti, l’acquisto di questo volume (sì, hai capito bene. l’ac-quis-to. Sono sempre povero ma ho fatto un’eccezione a Lucca) è stato proprio per scoprire questo autore nostrano, di cui ho sempre sentito parlare, ma mai approfondito.
Una buona partenza è questa.
Per quanto riguarda il fumetto non ho molto da dire.
Il volume pubblicato da Topipittori è la raccolta di storielle ironiche e autoconclusive sull’infanzia di Tuono. Io però, mi sento un po’ in difetto nel dire che non sono niente di ché. E secondo me, anche oggi, rischio il linciaggio da parte dei fan.
L’ironia in generale l’ho avvertita un po’ vecchiotta. E ciò mi colpisce dato che ha lavorato e fondato un collettivo con persone come Dottor Pira e Maicol & Mirco, con una comicità decisamente più moderna.
Spero di schivare il proiettile dicendo che, però, la sensazione è quella di essere partito con il volume sbagliato. Probabilmente dovevo leggere prima altro.
Parlando in generale comunque si sente una forma originale di creatività ed è per questo che mi piacerebbe continuare questa ricerca scavando davvero nel passato di questo fumettista riconosciuto (come tale, si intende). Sono convinto che non mi possa fermare qui.
E quindi nulla. Te l’ho detto che non avevo molto da dire. Guarda anche i paragrafi come sono smilzi!
Però ti aggiorno appena riesco a mettere mano su un’altra opera e così continuiamo il viaggio.
Va bene? Perfetto.
Cia’.
P.S: Se hai consigli su cosa leggere o vuoi solo insultarmi, sai dov’è la chat.