Premessa:
Quella che stai per leggere è l’inizio di una raccolta di post che ho cominciato a fare su Facebook e chiamata – appunto – #MomentiEducativi (creando l’apposito hashtag, perché sono molto social, oltre che cool).
Da educatore per disabili, ho vissuto alcune situazioni tragicomiche ed era terapeutico poterle riportare per iscritto. Via via che le scrivevo mi trovavo a farmele piacere sempre di più (alcune molto, altre molto molto) e qualcuno mi ha detto “facci una pubblicazione” e io sorridendo ho detto “naaaaah!”, difendendo la mia bassa autostima.
Le ho portate a degli Open Mic e sono piaciute e quindi ho deciso di mostrarle al mondo.
Nota: ci sono dei nomignoli inventati che uso per ovvie ragioni dei miei amati, passati o presenti. Spesso ritornano. Fattene una ragione.
Nota per chi non ha Genova nel cuore: ci sono riferimenti a posti, linee del bus, strade. Fattene una ragione.
Momenti Educativi – 1
Camminavo con uno di loro che non era solito parlare; banalmente perché non riusciva. Era solito invece fare specie di muggiti e sorrisi.
Lo chiamo Imperatore.
Camminavo – dicevo – con uno di loro, che da un certo momento in poi sorrideva. Dopo altri vari momenti continuava a sorridere. Più avanti scoprii che, sul pantaloncino bianco era comparso, seguendo la linea del pannolino, un sorriso marrone.
Momenti Educativi – 2
Sabato mattina. Ghiandola infiammata, allerta meteo – alias: umido che ti schiaccia – doccia, colazione al volo e l’idea di lavorare tutto il giorno appiccicata addosso.
Cacca? Magari.
Il 13 fino Struppa, prendo Adulto Bambino, colazione al bar: crodino e frittata per lui, caffè e speranza per me.
Pochi minuti dopo la speranza non fa effetto, ma il caffè sì. Corsa al bagno, busso, occupato (ecchecazzo!), aspetto, lui esce, io entro.
Cesso alla turca.
La voglia di piangere.
Faccio avanti e indietro due volte. Poi mi rassegno, o convinco. Dipende dai punti di vista. Entro, calo, accuccio, cago.
La giornata può ancora migliorare.
Momenti Educativi – 3
L’aria frizzante della mattina.
Intorno ragazzini con zaini da dieci chili l’uno tengono facce assonnate mentre parlottano con le prime sporadiche conoscenze o vecchi indimenticabili amici.
Ho grandi speranze per il mio secondo primo giorno di scuola media.
Momenti Educativi – 4
Col treno, sono sceso a Pra invece che Pegli.
Momenti Educativi – 5
In una stanza coloro con Passerotto.
Nella stessa stanza una maestra aiuta tre bimbi con i compiti a colpi di ssh!
Maestra, posso ssh!; il mio papà ha ssh!; oggi è ssh!; quando ssh! vado a ssh! perché ssh!
Lo zittire di continuo dei bimbi a suon di ssh! fa vibrare l’educatore che è in me. Ignoro e mi concentro nel mio lavoro.
Attento a non colorare il tavolo ssh! che si sporca e poi dobbiamo ssh! pulirlo. Prendi quel gioco ssh! che ci giochiamo insieme ssh! sembra divertente ssh!
Oppure vuoi andare ssh! di sopra che usiamo il ssh! computer? Ssh!
Va ssh! bene. Vada per ssh! il gioco ssh! dell’oca ssh! che è ssh! più ssh! semplice ssh! e siamo ssh! tutti più ssh! sereni di ssh! giocare ssh! con calma ssh! e tranquillità ssh! senza ssh! nessuna ssh! rompicoglioni ssh! che ssh! continua ssh! a ssh! dire ssh! tuttoilcazzoditempo!
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Ssh!
Una risposta a "#Momenti educativi – Parte prima#"