Ci sono parecchi articoli che premono sotto il mio cranio per uscire.
Cosa divertenti che mi vengono in mente di cui mi piacerebbe scherzare con te, come: il decadimento del fisico, l’ipercriticità della società, i traumi infantili. Cose per cui sorridere, insomma. Devo però tenere a freno questa ondata di allegria per passare un messaggio importantissimo: prendo ferie.
Potrebbe essere una comunicazione di servizio, ma ho preferito argomentare meglio questa scelta audace. Quella dell’andare in vacanza.
Fino lunedì 23 mi asterrò dallo scrivere e provare a dire “Ah, chebbello, sono in vacanza e non devo pensare a nulla se non a tutto quello che potrei fare e invece sono qui in vacanza”.
Perché è esattamente così.
Sono stressato all’idea di andare in vacanza. Non ne faccio mai. Non l’avrei fatta nemmeno quest’anno se una mia amica che fa la specialistica di medicina a Cagliari non mi avesse tentato come biblici serpenti ad andare a trovarla. In un attimo di debolezza ho detto Sì e ora penso alle consegne che non posso portare a termine. Ma soprattutto, penso al mio compleanno.
Cosa centra?
“Centra, centra”, come direbbe mia madre (che saluto). Perché, come le vacanze, non organizzo mai il mio compleanno. Non è realmente un interesse per me. Se non(!) per usarlo come scusa e organizzare un evento. Da qui una grigliata funebre. Ti racconterò come verrà (penso), ma per ora ti basti sapere che le macchine, chi porta la tenda, chi le griglie, sono un minimo da organizzare. E la pulizia prima, e i festoni a tema mortuario, e le luci, e un tavolo (qualcuno può portare un tavolo che non ho idea di come fare?). Mi sta montando l’ansia solo a pensarci ora.
Perché cazzo vado in vacanza?!
La verità è che mi farà bene. Lo so.
Avrò tempo per fare tutto e tutto andrà per il meglio. Questo è quello che mi cantileno nella testa per tentare di affermare i traguardi ottenuti dalla psicologa.
Quindi niente. Voleva essere un articolo breve solo per dire che non ci sarò per un po’. Sperando di non decidere di annegare in una cala sarda o strozzarmi con il pecorino. Dubito sentirai la mancanza (a te o alle altre quindici persone che mi seguono… e che saluto).
Quindi, spero di incontrarci di nuovo qui il 23!
Ciau…